L'IMPORTANZA DELLA DIREZIONE NEL SISTEMA DI GESTIONE
Assente ingiustificata
La decisione di implementare un sistema qualità, un sistema ambientale, un sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro, ma in generale un sistema di gestione conforme alle norme ISO, dovrebbe essere una scelta strategica da parte della direzione aziendale, che dovrebbe impegnarsi in prima persona.
Le norme ISO sui sistemi di gestione non sono teorie elaborate in qualche laboratorio, si tratta di regole che vengono dal lavoro, cioè modalità di gestione già applicate in aziende che hanno avuto successo, e che trasformate in indicazioni generali di buona gestione sono divulgate attraverso le norme ISO.
Nella vita di un’azienda sono veramente poche le occasioni in cui si presenta l’opportunità di affrontare un progetto di analisi e riorganizzazione, questa è una di quelle.
Nelle norme ISO sui sistemi di gestione il ruolo della direzione aziendale è fondamentale, ed in questi anni è cresciuto, non solo nell’avvio di un progetto di certificazione ma come attore principale del sistema.
Ma chi è la l’alta direzione, e cosa fa?
L’identificazione dell’alta direzione dipende dalla tipologia e dalla dimensione dell’azienda, può essere il consiglio di amministrazione, un amministratore delegato, un direttore generale, o il proprietario / titolare di un’azienda individuale.
La direzione deve dimostrare la propria leadership impegnandosi in prima persona: promuovendo l’adozione del sistema, assicurando l’efficacia del sistema, comunicando e monitorando le sue prestazioni.
Tra le attività più importanti assegnate all’alta direzione rientrano sicuramente:
definire la missione, visione, le politiche aziendali e gli obiettivi in linea con il reale contesto aziendale, con le reali strategie di business. Politiche ed obiettivi non devono essere vaghe dichiarazioni scritte dal consulente, ma chiari indirizzi che a voi realmente interessano;
assicurare che il sistema sia integrato nei processi di business e non sia vissuto in azienda come un attività aggiuntiva inutile o addirittura in conflitto con le normali attività aziendali, questo permette di attuare il sistema ogni giorno e non i 15 giorni precedenti all’audit di certificazione;
promuovere l’approccio per processi ed il risk-based thinking come modelli che avvicinano l’organizzazione ai clienti e permettono di prevenire rischi e perseguire opportunità; la direzione deve assicurare che l’analisi dei rischi e delle opportunità non sia un esercizio teorico, le problematiche da affrontare e le opportunità da perseguire devono essere quelle che realmente coinvolgono l’azienda;
rendere disponibili le risorse necessarie: le persone con le loro competenze, le attrezzature, i mezzi, gli strumenti di misura, che siano disponibili quando e dove realmente servono;
comunicare il valore ed i benefici dei sistemi di gestione, sistemi sconosciuti al personale non servono a nulla perché non vengono attuati;
farsi garante dell’efficacia del sistema, e quando le cose non funzionano, attivarsi per migliorarle, correggere il sistema, modificarlo se necessario: sistemi statici che non cambiano mai, che vanno sempre bene sono irreali in un contesto che cambia quasi quotidianamente;
coinvolgere e supportare i propri collaboratori e promuovere la loro attiva partecipazione: il sistema riguarda tutti non solo poche persone;
promuovere ciò che è naturale: il miglioramento.
Con queste premesse è chiaro come l’assenza della direzione nell’implementazione dei sistemi non possa essere giustificata se si vuole che l’azienda cresca solida ed in modo sostenibile grazie ai sistemi di gestione.